martedì 2 settembre 2014

Grey's Anatomy: uno xanax per amico.

Hai avuto un lieve diverbio con il tuo fidanzato? Tuo padre ti ha rimproverato per i tuoi orari da viveur? Hai un lieve raffreddore? Perfetto. Se pensi che guardare Grey’s Anatomy ti distrarrà dalle tue preoccupazioni, che magari in un altro giorno qualsiasi della tua vita non ti avrebbero minimamente scalfito, ti sbagli di grosso!

Comincerai a credere che il tuo rapporto è in grave crisi che e lui non ti ama abbastanza; tuo padre all’improvviso si sarà pentito di non aver guardato la tv quella sera e il tuo raffreddore potrebbe essere un tumore al cervello.

Queste le conseguenze di prendere visione a soli 40 minuti di episodio di quella strappalacrime serie tv che tanto affascina tutto il mondo da ormai 10 anni a questa parte (dieci anni dico!).



Non si capisce se il suo successo è dovuto ai personaggi maschili in sé (direttamente scippati agli angeli del Paradiso), agli intrecci amorosi (che ovviamente  vedono tutti situazioni al limite del possibile), alla colonna sonora (azzeccatissima e strapostata su facebook nei momenti acuti di depressione), alla panoramica dell’episodio stesso (copiatissima da Scrubs, la quale ha dovuto anche citare i produttori di Grey’s per il velatissimo plagio), o -the last but not the least- per la preponderante mania omicida di Shonda Rhimes, ideatrice della serie, che si diverte a fare fuori, quando meno te l’aspetti, i personaggi principali della serie, con gli stratagemmi più improbabili ma allo stesso tempo, geniali.
Ma procediamo con ordine.


I personaggi

[Da questo punto non assicuro l’assenza di spoiler]


La tenuta da lavoro del Dr Mark Sloan














I protagonisti maschili di Grey’s Anatomy prima di essere scelti vengono baciati da Afrodite, deposti nell’ambrosia e intonacati con la polvere di fata.
Sono quindi delle creature mitologiche, mezzi uomini e mezzi fighi, alcuni provenienti dagli incroci più letali (vedi Jackson Avery), altri che probabilmente sono nati già così, con tutti quei capelli (vedi Derek Sheperd), altri ancora hanno le personalità dei santi da calendario e infatti poi muoiono (vedi George O’Malley).

Gli intrecci amorosi












Il problema in questo caso non sono gli intrecci amorosi in sé perché quelli te li aspetti da un medical drama, bensì il quando avvengono. Non dico che è irreale che ci siano in un ospedale  ma, voglio dire, questi sedicenti dottori hanno il tempo di appartarsi, spogliarsi, fare all’ammore, farsi le coccole, rivestirsi, non venire sgamati, e avere anche 10 minuti di tempo per eseguire una complicatissima operazione chirurgica. Non per citare Schopenahuer ma un intervento chirurgico in Grey’s Anatomy è come un pendolo che oscilla incessantemente tra un inciucio e una sveltina.

La colonna sonora

Se già la trama dell’episodio ti ha un attimo destabilizzato per la storia strappalacrime dei protagonisti e dei poveri malcapitati che sono finiti sotto ai ferri (perché purtroppo ne muoiono tanti e nei modi meno indolore possibile), le canzoncine in sottofondo sono davvero il colpo di grazia. E quindi cominci a cercarle su youtube, prendi in mano una spazzola tonda e cominci a intonarle allo specchio senza sapere una beneamata parola, finché non la metti nella tua playlist e, quando qualcuno ascoltandola per caso, la riconosce, capisci di non essere sola.


Panoramica dell’episodio

Come ho già detto, quei furbacchioni di Grey’s Anatomy, hanno scopiazzato da una delle mie serie tv preferite, Scrubs, nello strutturare l’episodio. C’è un prologo in cui Meredith introduce il tema dell’episodio come voce fuoricampo, lo sviluppo della storia e infine, nell’epilogo, Meredith tira le somme della sua giornata, quasi sempre, di merda, facendo piangere tutti gli spettatori. A un certo punto il protagonista di Scrubs, J.D. dirà in un episodio riferendosi a Grey's Anatomy:  "è come se guardassero le nostre vite e le avessero messe in TV" e il Dr Cox  "Odio quella vocina fuoricampo che ti spiega tutto e alla fine della puntata tira le conclusioni". Ma dico io, credevate che non se ne sarebbe accorto nessuno?


Shonda Rhimes


Shonda che medita il prossimo omicio













La tranquillità e la nonchalance da sicario con cui Shondina ha fatto fuori tutta quella gente è imbarazzante. Passi che voglia eliminare Isaiah Washington (Burke) perché ha dato del “frocio” a T. R. Knight (O’Malley), è stato maleducato e si merita di andare in castigo….ma Eric Dane (Sloan) che male  le aveva fatto? E lo stesso Knight, ucciderlo in quel modo, che quasi ti strappa il cuore, ma perché?
Ironia della sorte, quella che aveva più probabilità di morire a causa del cancro, Izzie Stevens, l’ha semplicemente fatta partire chissà dove, mentre la puntata dedicata alla morte di Mark Sloan è stata la ragione per cui ho smesso di guardare la serie per più di un anno. E Lexie Grey? D’accordo non era la mia preferita, ma alimentare il vittimismo di Meredith era necessario? E dulcis in fundo, mandare Cristina in Svizzera, dopo che ci aveva martoriato con la storia de “la mia persona” tra lei e Mer facendoci illudere che era la loro amicizia la vera storia d’amore portante della serie?
Per non parlare delle catastrofi, naturali e non, che caratterizzano ogni finale di stagione: sembra che Siattle sia il triangolo delle Bermuda.

A questo punto non mi stupirei se il finale della serie vedesse la morte di Meredith e Derek mentre scivolano su una buccia di banana. 

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