mercoledì 3 dicembre 2014

ONCE UPON A TIME i was LOST

Capisco che siete le Regine delle Nevi, e per definizione non sudate, però, sono trent'anni che avete lo stesso vestito addosso, un po' dovreste puzzare anche voi, no?


Fatta questa importante premessa, possiamo procedere. Man mano che andavo avanti con le stagioni di Once Upon A Time il mio intuito, pari solo a quello dell'arzilla Angela Lansbury, ha cominciato a notare degli indizi importanti, indizi che, come i tasselli di un puzzle, mi hanno,alla fine, dato il quadro completo.



Le domande che il genere umano ad oggi si pone sono sempre le stesse:

- Chi siamo?
- Da dove veniamo?
- Com'è finito Lost?

   Per le prime due domande le risposte erano piuttosto semplici rispetto all'ultima che da anni ormai tormenta le menti brillanti di giovani e non più giovani ormai. Finalmente oggi trova la risposta tanto bramata: gli abitanti dell'isola si sono trasferiti in pompa magna a Storybrooke!

  C'era una volta un re! diranno subito i miei piccoli lettori... No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un uomo, un po' solo e un po psicopatico, il cui nome faceva tremare il popolo di Nerdalandia al solo sussurrarsi. Se veniva pronunciato ad alta voce per tre volte egli appariva al cospetto di colui che l'aveva invocato, e metteva su una storia così intricata da destare sì interesse, ma allo stesso tempo si prendeva il  bene più prezioso che un uomo possa avere: la vita sociale. Il suo nome era J.J. Abrams. Tuttavia J.J. non era solo, ma aveva dei compagni di scorribande e marachelle, quali Adam Horowits ed Edward Kitsis, i quali lo aiutavano nel tessere le intricate trame. Dopo moltissimi anni i due dovettero procedere per la propria strada seminando terrore nelle vite di coloro i quali si approcciavano all'ascolto delle loro storie. Decisero di crearne una tutta loro e la intitolarono C'era una volta.
  Per fare ciò si affidarono a un cast di personaggi del tutto nuovo e inedito, per portare una ventata di freschezza nel mondo.

Il cast

Lana Parilla


#Lost. E' una degli altri. E' proprio lei che deve sorvegliare la stazione chiamata lo Specchio, in cui si trova il dispositivo che Charlie deve disattivare per annullare le trasmissioni da e per l'isola.


#OnceUponATime. E' la Regina Cattiva, la nemesi di Biancaneve, esattamente quella del "Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?"

Avete capito bene.... specchio!






Emilie de Ravin


#Lost: E' Claire Littleton, quella più depressa di tutti perché ora è incinta, ora perde la memoria, ora vogliono rapire il suo pargoletto.

#OnceUponATime: E' Belle, de La Bella e la Bestia, e la caratteristica di essere una palla al piede è rimasta immutata.





Alan Dale

#Lost: E' Charles Widmore, padre di Penny, suocero di Desmond, il cattivone cacciatore di isole.

#OnceUponATime: E' re George, Azzuro senior, padre del Principe Azzuro. Anche qui abbastanza cattivo. Mai che gli danno la parte del tenero zio coccoloso.



Jorge Garcia

#Lost: E' il porta-sfiga Hugo, chiamo-tutti-coso Reyes.

#OnceUponATime: E' il gigante, della fiaba di Giacomino e il fagiolo Magico.



Rebecca Mader

#Lost: E' Charlotte Lewis, una tipa che va sull'isola per catturare il perfido Linus.

#OnceUponATime: E' la Perfida Strega dell'Ovest, quella verdina del Mago di Oz.



Elizabeth Mitchell

#Lost: Interpreta Juliet Burke, una ricercatrice che finisce sull'isola e viene utilizzata come medico tuttofare.

#OnceUponATime: E' la Regina delle Nevi, un po' ossessionata con la storia che vuole una famiglia... e secondo me lo stai facendo nel modo sbagliato...



Persino nello spin-off Once upon a time in Wonderland ritroviamo una vecchia conoscenza, Naveen Andrews, Sayid in Lost, e Jafar nel mondo delle fiabe.


Ma mi sono tenuta per ultimo, come dessert, il più bravo di tutti, candidato all'oscar come migliore interpretazione...

Il mostro è tornato
Il bello è che non sto scherzando.... il sibilo imbarazzante è davvero lo stesso!



lunedì 24 novembre 2014

#HowToGetAwayWithMurder: le pagelle assassine

Quella birba di Shonda, fino all'ultimo secondo mi ha fatto credere che il finale di puntata fosse abbastanza scontato...ma ormai avrei dovuto imparare a conoscerla, quella vecchia volpe! Me l'hai fatta anche stavolta!
   Dunque visto che l'assassino è stato svelato e che il colpo di scena c'è stato, sono felice di annunciarvi le pagelle assassine!





Sam Keating, 7,5: Il mezzo voto glielo dò solo per le capacità di resurrezione dopo essere caduto di faccia da un paio di rampe. Peccato che non era proprio una personcina a modo, visto che ha accusato sua moglie di essere una sgualdrina vogliosa. Lui. Che alla sua età manda foto falliche a una studentessa. KILL ME BABY ONE MORE TIME.




Nate Leahy, 8. Non solo si è preso il due di picche da Annalise, ma il suo grande tempismo lo spinge a decidere di prendere l'iniziativa per una bella dose di sesso violento contro il muro proprio mentre il povero Sam viene ucciso. Grandissimo. Geniale. SAILOR MOON.



Bonnie Winterbottom, 5:Colei che che ci aveva dato maggiori speranze si è rivelata una grande delusione visto che ha avuto il coraggio di pomiciarsi un presunto assassino e correre dal capo a riferire tutto. E, come se non bastasse, prende l'acuta decisione di andare a letto col più inutile dei cocchi della maestra. PARIS GELLER


Michaela Pratt, 4: Miss So-tutto-io ha scartavetrato i maroni dalla prima puntata e figuriamoci se non doveva commettere qualcosa di così arguto come lasciare il suo anello di fidanzamento come prova dell'assassinio chissà dove nel bosco. O meglio nei sacchi della spazzatura in cui si trovano i pezzettini del cadavere di Sam. FONTANA DI TREVI



Asher Millstone 5,5: Un po' esaltato e del tutto fuori luogo, mentre si sta scatenando l'apocalisse, il nostro figlio del giudice corrotto sa pensare solo al suo trofeo per saltare le interrogazioni. Beh però almeno non va in bianco la notte dell'omicidio! Ti meriti un mezzo voto in più! ALVARO VITALI



Laurel Castillo, 7: E brava Laurel che è capace di: fare la donna gelosa nonostante ci sia un cadavere da nascondere, mentire al suo sedicente uomo e dare consigli a tutti su come gestire il delitto perfetto. SIDDARTHA



Rebecca Sutter 6: Non solo la ragazza si è presa la briga di scovare le prove per incolpare Sam rischiando la vita più e più volte, ma si è pure vista cancellare lo sforzo dall'eccesso di zelo del suo boyfriend. Le volevo dare 7 per meriti, ma la sfiga ha prevalso. HUGO DI LOST


Wes Gibbins 8: Da povero impaurito cuccioletto si trasforma in supereroe prendendo in mano la situazione dolo per difendere l'onore della sua amata senza perdere quel lieve suo candor che lo contraddistingue. POKER FACE



Connor Walsh, 5: Esattamente speculare rispetto a Wes, da freddo e calcolatore si trasforma in donzella in pericolo. RENATO ZERO



Frank Delfino, 2. Frank chi?

Annalise Keating, 9: Abile, spietata, sensuale, calcolatrice in tribunale e peracottara nella vita di coppia, riesce a guadagnarsi il nove per la battuta finale. Vedremo quale sarà il suo piano e se avrà il successo sperato. ELISA DI RIVOMBROSA.





Once Upon a Time: la grande farsa dell'Isola che non c'è.

Forse non tutti sanno che le fiabe, a differenza della versione zuccherosa e melensa di Disney, non sono poi così fiabesche. L'avreste mai detto che, nella versione originale, Biancaneve non viene risvegliata dal bacio-del-vero-amore bensì solo perché la bara in cui era stata posta cade, rotola al suolo, e lei sputa il veleno della mela? Certo non è proprio una bella immagine romantica.


Biancaneve by Dina Goldstein




 E Cenerentola? Il Principe come sappiamo, dopo il ballo, vaga per il regno alla ricerca della sola ragazza che possa calzare la scarpetta di cristallo e le sue sorellastre, alias bigfoot,  per fare in modo di indossarla perfettamente si tagliano le dita dei piedi e il tallone. E certo, chi non lo farebbe!

Cenerentola by Dina Goldstein
   E la Bella addormentata invece si schiaccia proprio un bel pisolino lungo 100 anni prima che il Principe sopraggiunga a salvarla... altro che battaglie con dragoni e rovi intorno alla torre più alta del castello!

 Al di là delle menzogne e dei messaggi subliminali di Disney che ci hanno trasformato in maniaci sessuali e ninfomani, ecco arrivare Edward Kitsis e Howard Horowits, ideatori di Once Upon a Time, nonché unici detentori della verità sul malefico mondo delle fiabe. 






Neverland - L'isola che non c'è

  Accantoniamo i bimbi sperduti vestiti con maxi pigiamoni a forma di animali che saltellano qua e là. Su questa Isola che non c'è in realtà sono mezzi hipster e mezzi punkabbestia e si divertono a combattere con le spade come se non ci fosse un domani perché tanto i loro genitori non lo sanno. Pappappero.




    Wendy Moira Angela Darling, da donzella in età adolescenziale qual è non si fa nessun tipo di problema a seguire chissà dove, appesa a chilometri dal suolo, un ombra, che può entrare e uscire indisturbatamente dalla camera della sua finestra. E' normale che ti meriti di essere rapita.




  Trilli non viene ritratta come una fata bisbetica, bensì come una fata che ha perso le ali e la magia perché nessuno crede in lei. E meno male, perché onestamente il personaggio di Tinkerbell non viene ben tollerato dalla sottoscritta.




 E se Capitan Uncino, viene ritratto sì come un Pirata, ma è anche figo, truccato come Morgan, e in fondo dal cuore tenero e desideroso d'amore, Peter Pan è il cattivone più cattivissimo che c'è, che vuole l'eterna giovinezza, e vuole sterminare tutta la sua famiglia. E' più credibile no?







   A non subire grandi mutazioni di sorta sono quelle sgualdrine delle sirene, sempre un po' gattemorte e abbastanza inutili per lo svolgimento della storia. Come sempre.

Il successo

  Io personalmente non avrei scommesso due centesimi sulla serie tv per la semplice ragione che credevo che le storie d'amore troppo smielate fossero fuori moda ormai. E a quanto pare mi sbagliavo. Probabilmente il tocco magico sta nello stravolgimento dei ruoli,  nel fatto che nulla è come sembra, i buoni non sono poi tanto buoni e i cattivi non sono veri cattivi. E questa non è una fiaba, ma semplicemente la nostra realtà.



venerdì 21 novembre 2014

I 5 segni che NON sei in una serie tv.

    A volte può succedere di pensare che la nostra vita vada più o meno come una serie tv. Vuoi perché Shonda Rhimes ti sta entrando nella testa, vuoi perché hai la spassionata voglia di risolvere misteri, vuoi perché sei diventato un serial-aholic. Prima di venire risucchiato dal vortice, ti consiglio di dare un'occhiata a 5 inequivocabili segni che ti faranno capire che la tua vita non è un....telefilm!



 #1. Non ci sono risate campionate alle tue battute. D'accordo, questo espediente da sit-com non sarà gradito a tutti però pensateci la prossima volta che fate una battuta a cui nessuno ride, o quando lanciate una frecciatina velenosa e la gente comincia a guardarvi storto.



 #2. Non esistono canzoni in sottofondo che partono al momento giusto. State per dichiararvi o per fare un discorso molto profondo? Dimenticatevi i The Fray o gli Snow Patrol a farvi da colonna sonora. Stesso discorso vale se state accingendovi a fare qualcosa di molto intenso e rischioso. Potete provare a canticchiarveli da soli i pezzi ma, credetemi, non credo che il risultato sia lo stesso.


#3. Nessuno applaude quando entri in una stanza. Altro pezzo forte delle sit-com. Se arrivate a casa dei vostri amici esordendo con "Ciao ragazzi" ammiccanti e giulivi, non contate su un fragoroso applauso seguito da urla degne di un concerto di Bob Jovi. Il massimo del rumore sarà una sonora scoreggia da parte dei più burloni.


#4. Non avete una voce narrante personale che espone i fatti. Nella vita reale non c'è nessun Nelle puntate precedenti... né tantomeno la vostra stessa voce che si racconta le cose. Anche in questo caso, potete provarci a riassumervi le cose a voce alta, ma il rischio casa di cura, in questo caso, è molto alto.



#5. Non c'è la sigla. Immaginatevi se a seguito di una notizia bomba da parte di un amico partisse l'Opening Theme  e i vostri parenti, amici e conoscenti cominciassero a sorridere e ammicare rivolti a tre quarti verso una telecamera ipotetica con il loro nome in sovrimpressione.



martedì 4 novembre 2014

#TheVampireDiaries: a che punto siamo?

Siamo giunti al quinto episodio della stagione e finalmente sembra che si sia mosso qualcosa. Partiamo quindi dall'evento di maggiore importanza così da levarci subito il cerotto: Stefan è passato a Samsung. Beh, si il nostro amico vampiro, dopo aver rotto il suo Iphone,  ricorderemo tutti, con il solo ausilio del suo dito, si è reso conto di dover passare alla concorrenza, perché - diciamocelo - Apple sta proprio facendo delle gran cagate ultimamente.




Detto ciò, passiamo agli eventi di minore importanza e demarchiamo i Best Vampire Moments avuti sino ad oggi.

#1. Di sicuro la questione di Elena che si fa cancellare tutti i ricordi di Damon col bianchetto da Alaric avrà messo in allarme tutti quanti noi. Difatti siamo passati da una Elena piagnucolona a una Elena bimbaminchia del tutto fuori luogo col resto del contesto. Persino Caroline si è rotta le scatole di fare party everyday, ma evidentemente ha passato il testimone a Xena.



#2. Una timida love story tra quel genio di Tyler, il non più lupo mannaro, e la streghetta gemellina nel segno del destino fa capolino tra gli eventi tragici che coinvolgono i nostri protagonisti.

#3. Stefan, che vuole ricominciare una nuova vita, ma dovunque vada si ritrova tra i piedi Caroline che ormai è totally in love, e lui si permette pure il lusso di fare lo stronzo (mentre Elena, dal canto suo, non batte ciglio).



#4. C'è un nuovo cacciatore di Vampiri in città, visto che ormai l'inutile Jeremy pensa solo a ubriacarsi e ad andare a donne, tale Tripp Cooke, discendente da una famiglia fondatrice di Mystic Falls.

#5. Tra i best moments annoveriamo anche un Beautiful Moment in senso lato, quindi Beautiful come soap opera: una tipa rimorchiata da Jeremy si scopre essere la figlia del nipote (finto zio) dei fratelli Salvatore, quindi, benvenuta in famiglia!

#6. E ovviamente, in ultimo, Damon è tornato, ma soprattutto si è lasciato alle spalle, nel mondo parallelo quella rompicoglioni di Bonnie. Per fortuna che gli autori hanno avuto la decenza di non ricreare un'atmosfera alla Pearl Harbor (il film intendo, non la battaglia vera e propria, anche se, probabilmente, ciò che accadrà sarà comunque una tragedia) in cui Elena e Stefan stanno felicemente di nuovo insieme, ma c'è comunque un nuovo (inutile) rivale in amore per Damon.




Che accadrà? Alla bella smemorata tonerà magicamente la memoria per rimettersi con Damon, o il nostro Bello, altruista per antonomasia, si sacrificherà e la lascerà nelle braCcia di questo povero nuovo fidanzatino?

lunedì 3 novembre 2014

Confession of a serial-aholic: quando la passione diventa dipendenza

Esiste nel mondo della medicina un manuale che classifica i disturbi mentali e psicopatologici fornendo un'accurata descrizione di sintomi e comportamenti caratteristici per ciascun disturbo. Il DSM-IV. In questo celeberrimo manuale, tra l'alcolismo e la schizofrenia fa capolino la dipendenza da serie tv. Ecco le 10 situazioni più comuni in cui si trova chi, come me, ne è affetto. Se vi ritrovate in più di 5, dite pure addio alla vostra vita sociale!



#1.Desiderio ingiustificato di trovarsi in ambienti post-apocalittici.

Sei in macchina ore 3 A.M. di sabato sera, al ritorno da una serata quantomeno stancante, per non dire ulcerante, le strade sono completamente deserte, qual è il tuo primo pensiero? "E se mentre non ce ne siamo accorti fossero morti tutti, o peggio, fossero tutti degli zombie?" E di lì dibattiti lunghissimi su cosa-avresti-fatto-tu-al-posto-di subito seguiti da deliranti magari...



#2.Considerare i personaggi delle serie come persone in carne ed ossa.

Hai avuto un brutto litigio con il tuo fidanzato che ti inveisce contro "Basta! E' finita!". Il giorno dopo, disperata, corri dalla tua migliore amica per raccontarle tutto e l'unica cosa che ti viene da pensare è "Non vuole più vedermi si, ora dice così, ma se ci pensi anche Ross e Rachel si sono lasciati un sacco di volte eppure vedi com'è finita...."


#3.Macchinare piani e strategie ai danni di qualcuno.

Quella-bastarda-di-NOME-COGNOME ti ha fatto un torto davvero davvero grave. Come ad esempio, si è permessa di farti notare che mangiare un doppio cheeseburger e un milk shake in un prima annunciato regime dietetico non è proprio l'ideale. Devi fargliela pagare! Perciò chiami la tua amica bruna (se sei bionda, e viceversa), vi comprate una Vuitton e una Chanel, vi sedete sui gradini della scuola, e decidete di organizzare un super-figo-cool-party solo per non invitarla.



#4.Ipotizzare che tutti i vostri amici nascondano degli oscuri segreti.

Siete impegnati nell'organizzare la serata sul vostro gruppo comitiva di whatsApp quando all'improvviso qualcuno esordisce dicendo "No raga, stasera non posso!". A quel punto, quel misterioso tasto del cellulare, prima mai utilizzato, il tasto chiama, si attiva. "Cioè, ha visto cos'ha detto Mario? E' stato proprio il modo in cui l'ha scritto, era così vago, cosi ermetico, senza una minima spiegazione di sorta....questo è un chiaro segno che è un serial killer! Ci ucciderà tutti. Nel sonno. Con un machete. Cinema allora?"



#5.Evitare accuratamente viaggi aerei troppo lunghi.

Il tuo migliore amico farnetica di aver trovato un volo Roma-Sidney Sidney-Los Angeles a soli 499,99 euro in classe super super economy ma è un'occasione d'oro e i prezzi sono così bassi perché è arrivata un'epidemia di ebola-aviaria-malaria-tubercolosi. Il tuo primo istinto è: "Sei impazzito? Sidney-Los Angeles? Ti rendi conto che rischiamo di precipitare su un'isola deserta abitata da un fumo nero brutto e assassino e che per di più lì non prende il wifi?! Io non so certe idee come le partorisci!"



#6.Avere una bassa opinione degli ospedali, considerandoli per lo più dei bordelli.



#7. Avere una strana e sospetta conoscenza di erbe e spezie.

Tua madre ti annuncia che sta per passare  in erboristeria per comprare una tisana naturale per drenare i liquidi in eccesso quando tu, con zelo e arguzia esordisci dicendo "Dovresti comprare per me un po' di verbena per difendermi dai vampiri e aconito napello, anche conosciuta come strozzalupo, per i licantropi, non si sa mai, di questi tempi!"


#8. Guardare con eccessivo interesse il proprio docente di chimica.

Eh, si prof., tu credi di prendermi in giro, ma io lo so che sotto quell'aria da uomo severo e attento ai particolari c'è un anima da spacciatore di metanfetamine!



#9.Diagnosticare mali incurabili e non.

Una tua cugina non viene alla tua festa di compleanno, tu ti chiedi il perché e tua zia ti informa che è a casa con febbre, arrossamenti cutanei e un po' di mal di stomaco. "Beh, zia non vorrei allarmarti, ma per me è lupus!"


#10.Esprimersi con strane espressioni idiomatiche

 Ne riportiamo qui un breve elenco tipo:

-Bazinga!
-Sta senza pnzir!
-Sarà leggen...non ti muovere...dario!
-Oh-my-God!

E via discorrendo....

domenica 2 novembre 2014

#HowToGetAwayWithMurder: facciamo il punto!

Siamo solo al sesto episodio e la tensione sale. Devo dire che è raro in una serie tv  odiare praticamente tutti i personaggi eppure rimanere incollata al pc per sapere come andrà avanti la vicenda. Una sorta di odi et amo.



 Sul web già imperversano le teorie su chi è stato ad uccidere Sam, basandosi sul fatto che Shonda non è il ritratto della normalità e forse anche su qualcosa che viene furbescamente pronunciato da Annalise: "E' sempre chi meno ti aspetti." A questo punto, dovendo procedere su questa scia di pensiero, ecco le principali teorie stilate dal nostro gruppo di esperti formato da psicologi, criminologi, psichiatri, tanatologi, medici legali e Jessica Fletcher, in parole povere io.




#1. Sam si è suicidato. E ha fatto in modo di incastrare tutti quelli che lo circondano perché gli stavano tutti sulle balle. Anche perché non è possibile che alle 2 di notte la gente deve entrare e uscire da casa tua manco fosse la casa del buon Gesù. Ti-prego-fa'-che-sia-così.

#2.Sono stati tutti! Come in Assassinio sull'Orient Express di Agatha Christie.

Direi che proporre la teoria n. #3.E' stato il maggiordomo è scontato, però è comunque un evergreen, quindi calza a pennello.
Jessica, aiutaci tu!

  

Teorie della cospirazione a parte, possibile che nessuno si sia fatto la domanda più importante e elementare di tutte? Tu, Annalise Keating, che cosa diavolo ti lamenti con quel povero tuo marito, accusandolo di essere fedifrago e concupiscente nei confronti di una lolita qualsiasi del college, quando tu per prima ti fai praticare pratiche sessuali di dubbia attinenza con il rapporto coniugale sulla scrivania di casa tua, da quel Detective Bronzo-di-Riace? Correggetemi se sbaglio, ma noto dell'isteria ingiustificata.



Resto in trepidante attesa delle nuove puntate, con gli occhi incollati su un personaggio che ha fatto capolino proprio nel sesto episodio rimanendo latente nei precedenti.

Bonnie aka Paris Geller