lunedì 24 novembre 2014

Once Upon a Time: la grande farsa dell'Isola che non c'è.

Forse non tutti sanno che le fiabe, a differenza della versione zuccherosa e melensa di Disney, non sono poi così fiabesche. L'avreste mai detto che, nella versione originale, Biancaneve non viene risvegliata dal bacio-del-vero-amore bensì solo perché la bara in cui era stata posta cade, rotola al suolo, e lei sputa il veleno della mela? Certo non è proprio una bella immagine romantica.


Biancaneve by Dina Goldstein




 E Cenerentola? Il Principe come sappiamo, dopo il ballo, vaga per il regno alla ricerca della sola ragazza che possa calzare la scarpetta di cristallo e le sue sorellastre, alias bigfoot,  per fare in modo di indossarla perfettamente si tagliano le dita dei piedi e il tallone. E certo, chi non lo farebbe!

Cenerentola by Dina Goldstein
   E la Bella addormentata invece si schiaccia proprio un bel pisolino lungo 100 anni prima che il Principe sopraggiunga a salvarla... altro che battaglie con dragoni e rovi intorno alla torre più alta del castello!

 Al di là delle menzogne e dei messaggi subliminali di Disney che ci hanno trasformato in maniaci sessuali e ninfomani, ecco arrivare Edward Kitsis e Howard Horowits, ideatori di Once Upon a Time, nonché unici detentori della verità sul malefico mondo delle fiabe. 






Neverland - L'isola che non c'è

  Accantoniamo i bimbi sperduti vestiti con maxi pigiamoni a forma di animali che saltellano qua e là. Su questa Isola che non c'è in realtà sono mezzi hipster e mezzi punkabbestia e si divertono a combattere con le spade come se non ci fosse un domani perché tanto i loro genitori non lo sanno. Pappappero.




    Wendy Moira Angela Darling, da donzella in età adolescenziale qual è non si fa nessun tipo di problema a seguire chissà dove, appesa a chilometri dal suolo, un ombra, che può entrare e uscire indisturbatamente dalla camera della sua finestra. E' normale che ti meriti di essere rapita.




  Trilli non viene ritratta come una fata bisbetica, bensì come una fata che ha perso le ali e la magia perché nessuno crede in lei. E meno male, perché onestamente il personaggio di Tinkerbell non viene ben tollerato dalla sottoscritta.




 E se Capitan Uncino, viene ritratto sì come un Pirata, ma è anche figo, truccato come Morgan, e in fondo dal cuore tenero e desideroso d'amore, Peter Pan è il cattivone più cattivissimo che c'è, che vuole l'eterna giovinezza, e vuole sterminare tutta la sua famiglia. E' più credibile no?







   A non subire grandi mutazioni di sorta sono quelle sgualdrine delle sirene, sempre un po' gattemorte e abbastanza inutili per lo svolgimento della storia. Come sempre.

Il successo

  Io personalmente non avrei scommesso due centesimi sulla serie tv per la semplice ragione che credevo che le storie d'amore troppo smielate fossero fuori moda ormai. E a quanto pare mi sbagliavo. Probabilmente il tocco magico sta nello stravolgimento dei ruoli,  nel fatto che nulla è come sembra, i buoni non sono poi tanto buoni e i cattivi non sono veri cattivi. E questa non è una fiaba, ma semplicemente la nostra realtà.



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